Eleon testi 1-acquachiaranet

Eleon testi 1


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Disattenzione e disamore 

Quanto vorrei tanto potermi sbagliare qualche volta ma sembra che non sia possibile. Nessuno hai mai detto che il cammino deve essere triste e doloroso, non lo è peopeio di suo e non lo sarà mai è sempre la mente che lo rende tale, perchè quando scherzi ci sono tutti , ma quando diventi serio non c'è più nessuno e se c'è poi da darsi un minimo di impegno, spariti proprio tutti e non si sa dove.
Per me non cambia nulla, ne perdo ne guadagno, mi resto solo una tristezza di fondo nel dover vedere quanto l'essere umano, pur avendo occasioni e opportunità, si perda e quasi sembra che ne abbia piacere nel farlo diventando l'attore principale della sua personale tragedia in modo da poterla presentare agli altri facendone spettacolo personale.
Non è così che funziona, questa è solo la strada della rovina, della distruzione del progetto personale e per il quale abbiamo chiesto di essere qui, l'Universo ha creato le condizioni perchè questo potesse avvenire, ma è un prestito, ci ha fornito la struttura adatta per farlo e alla fine del ciclo chiederà conto di come abbiamo usato quel prestito e lo vorrà giustamente indietro e sarà solo nostra e individuale la responsabilità dell'averlo dilapidato inutilmente.

buona lettura da Eleon


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Contrasti apparenti

La guerra non avrà mai fine, prenderà molte forme, percorrerà i piani e i mondi, ma sempre sarà lo scontro tra Luce e ombra generato dall'ambizione del potere di chi segue la sinistra via dell'oscurità senza accettare o rendersi conto che non potrà mai averlo quel potere, l'azione prevaricatrice sempre sarà generatore di squilibrio e conseguente contrasto tra le parti che compongono la dualità della materia.
Tuttavia nel principio resta comunque terreno per una scuola evolutiva che si manifesta su tutti i piani e i mondi, sia all'esterno che nella battaglia contro se stessi, il modello è sempre lo stesso, le due parti che ne compongono l'aspetto in conflitto tra loro perchè una di esse vuole prevale e spezza quell'equilibrio di azione comune che permette di generare Creazione.
IL modello creatore è nato con l'origine stessa del tempo, due componenti sostenute da una Unica energia che unite creano la materia, un vincolo di composizione inscindibile che permea l'intero Universo materiale permettendogli, non solo di esistere, ma di espandersi in continuazione generando tutte le forme e composizioni possibili e dove l'infinitamente piccolo si aggrega in composizioni duali ripetendo la sua natura di modello base.
In pratica ciò che fa funzionare una particella e lo stesso che fa funzionare l'Universo intero in quel principio di goccia e mare che sono la stessa identica cosa.

La mente umana perfettamente adeguata alla funzionalità pratica fatica a concepire il principio che una goccia sia goccia e allo stesso tempo sia anche il mare che la contiene, così come il mare è anche la goccia che lo compone e nell'insieme sono la ripetizione, continuazione del modello iniziale di tutto il sistema.
Insisto sul discorso del modello funzionale perchè tutto ciò che è materia non può esistere senza averlo come riferimento di espansione, evoluzione, ogni cosa che esiste nell'universo materiale è solo la ripetizione del modello precedente e dato dell'esperienza che le aggregazioni maturano nella pratica dell'azione.


Nulla può essere esente da questo concetto, atomo (aggregazione di elettroni), pianeta (aggregazione di atomi) galassia (aggregazione di pianeti) Universo (aggregazione di galassie) nulla è cambiato strada facendo si è solo composto in modo diverso crescendo, e sempre di unione si tratta, l'unione di aggregati duali che uniti generano la forma successiva e non pensiamo che quella che consideriamo vita non sia soggetta allo stesso modello iniziale,due parti si unisco per generarne una terza, non lo sono nemmeno le situazioni o gli eventi, perchè sarà sempre una aggregazione di situazioni a creare l'evento successivo.

Un modello funzionale perfetto che tutto l'Universo rispetta e utilizza per espandersi e crescere e dove l'essere umano è un favorito essendo dotato di libertà di scelta che gli permette di percorrere situazioni diverse per avere maggiori possibilità in tempi minori rispetto a tutto il resto.
Questo però ha un suo meccanismo ben definito, è il ritorno in forma speculare dell'azione prodotta in modo da poter comprendere velocemente l'effetto che una determinata scelta produce, ancora due componenti che ne generano una superiore , azione e reazione, o ritorno non cambia, che generano esperienza e quindi comprensione della scelta fatta che permette di accedere alla fase successiva.


Questo meccanismo non è altro che quello delle ottave musicali che salgono di tono all'infinito, ma contengono sempre le stesse note che sono solo salite di frequenza o vibrazione e se per le note possiamo definirla una questione meccanica, per l'essere umano, salire di tono è una questione di scelte individuali, scelta ,azione,reazione, comprensione e passaggio al tono successivo, tutto rispondente sempre allo stesso modello dell'origine e dove noi siamo la variabile che fa la differenza., ma attenzione se nelle mie scelte non sono equilibrate, contamino l'ambiente che mi circonda essendo composti dalla stessa energia e modello.

Non si può sfuggire alle funzionalità del modello, posso scegliere come percorrerlo, dove passare o come usarlo, ma alla fine se voglio passare alla fase successiva la somma delle scelte deve essere pari a zero, ovvero in perfetto equilibrio algebrico, e senza l'equilibrio/unione delle due componenti non si può generare la successiva.
In pratica la vita è come una bicicletta, devi pedalare per andare avanti e stare sempre in equilibrio per non cadere, ma se ti fermi cadi e se appoggi i piedi per non cadere non vai da nessuna parte



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Vennero da lontano per preparare il tempo
lungo la Via che sempre sorregge chi la percorre
nell'infinito spazio si compongono i disegni
che segnano il cammino degli esseri indomabili
guerrieri della loro storia perduta nell'infinito
lampi di Luce nel buio profondo della lunga notte
Un cammino arduo, mai finito, mai completo
sempre in divenire, un divenire che sposta la meta
la allontana della misura dei passi che si compiono
e la rende una apparente sfida, immane nel suo
terribile aspetto di un cammino che non vede mai la fine.
Passi che si susseguono nel rincorrere se stessi
su impervie strade che mettono a dura prova,
il viandante allora dovrà far di se grande volontà
per trovare la forza necessaria per affrettare il passo
prima che tutte le sue paure possano raggiungerlo
come veli neri che volteggiano nell'aria agitati dal vento.
La solitudine appare immensa ma non può scalfire
la notte del tempo è una sinfonia suonata dalle stelle.

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